16 marzo 2023 – “Donne Alpiniste: Mary Varale – Tamara Lunger” rassegna film di montagna

Rassegna film di montagna     

Giovedì 16 marzo 2023 – ore 20,30

Sede SAT Rovereto – Corso Rosmini, 53

“DONNE ALPINISTE”

MARY VARALE – TAMARA LUNGER 

Con le spalle nel vuoto – Facing the limit

Rassegna cinematografica: Donne alpiniste

Il 16 marzo 2023, ad ore 20.30 presso la sede sociale della sezione SAT di Rovereto (corso Rosmini 53) si terrà a serata “Donne Alpiniste” che prevede la proiezione di due cortometraggi. Abbiamo scelto di raccontare la storia di Mary Varale, una donna che ha lasciato un profondo solco nella storia dell’alpinismo, e quella di Tamara Lunger, la seconda donna italiana ad aver scalato il K2.

Avremmo potuto scegliere molte, altre figure di donne alpiniste: Silvia Metzeltin, Nives Meroi (serata nel 2017 bellissimo documentario sulla Cengia degli Dei) e molte altre.

Mary Varale è considerata una pioniera del mondo alpinistico femminile italiano per le numerose scalate, la prima nel 1929. Si è legata in cordata con Riccardo Cassin, Emilo Comici e Alvise Andrich. Ha dovuto lottare con il maschilismo imperante nella società e nell’alpinismo della prima metà del Novecento, finché nel 1935 diede le dimissioni dal Centro Alpinistico Italiano.  Si era nel pieno del ventennio fascista e rassegnare le dimissioni dal CAI, in aperta polemica con la dirigenza, significava alienarsi le simpatie del regime di cui i vertici dell’associazione erano espressione diretta. Mary Varale lo sapeva e sapeva quali sarebbero state le conseguenze: quella lettera segnò la fine della sua carriera alpinistica.

Forse ci furono altre salite e altri grandi giorni fra le montagne – dopo quel 1935 – ma lei stessa non ne volle tenere traccia alcuna, quasi per una sorta di “damnatio memoriae” rivolta a quel mondo che le era stato tanto caro e che l’aveva delusa e rifiutata.

È durata poco più di dodici anni la vita di Mary Varale scalatrice, ma in quelle intensissime stagioni di montagna, la ragazza in giacchetta rossa ha fatto abbastanza per passare alla storia.

Tamara Lunger, nata a Bolzano nel 1986, figlia di un noto scialpinista italiano, ha vissuto tutta la sua vita sulle montagne. Forse per questo motivo è stato inevitabile che la montagna avesse un’influenza tanto incisiva nella sua vita e diventasse la sua passione. Nel 2014 ha raggiunto la vetta del K2, seconda donna italiana nella storia dell’alpinismo, senza ossigeno e senza portatori.È impegnata nel sociale a favore delle donne, soprattutto con due progetti che qui presentiamo brevementeClimbing for a Reason.

Un’iniziativa con un profondo risvolto culturale e sociale che prevede l’insegnamento dell’arrampicata alle bambine e ai bambini pakistani della Shigar Valley, la costruzione di una parete di arrampicata, l’attrezzatura di alcune falesie, workshop di nodi e manovre e la donazione di attrezzatura e abbigliamento per scalare. L’obiettivo è quello di garantire loro un futuro migliore, partendo dalle risorse della loro terra.

Fight against the infibulation: si svolge in Tanzania con la realizzazione di un docu-film per sensibilizzare l’opinione pubblica verso un trattamento rispettoso del corpo delle donne presso la popolazione Maasai che invece praticano ancor oggi la mutilazione genitale.

In Facing the limit, Tamara racconta la sua storia.

“Alle giovani di oggi vorrei dire di non ridurre l’alpinismo a semplice seppur affascinante gesto sportivo. L’alpinismo è una forma di cultura, offre molte altre opportunità che si completano, che gratificano anche le meno dotate sportivamente, che si adeguano alle esigenze che mutano nel corso della vita. Rivendicare il diritto di non esserne escluse a priori, non lasciarsi intimorire o condizionare, e prendere le redini di una propria passione nell’andare in montagna: questo il mio augurio”.                                Silvia Metzeltin

Locandina in formato pdf